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India

Image by Sylwia Bartyzel
Claudio Frolli
La destinazione raccontata da uno dei nostri esperti
Incredibile India 
Claudio Frolli, responsabile prodotto

Spesso mi chiedono come definirei l'India in una sola parola. Allora prendo spunto dall'aggettivo usato da sempre dall’ente del turismo locale: "incredibile". È perfetto. Qui tutto è all’ennesima potenza: cultura, paesaggi, storia, religione, cucina, sviluppo tecnologico e cinema, feste e cerimonie, ricchezza e povertà, colori e sapori.

 

L’India è un paese-continente a sé. Non catalogabile. Perciò, il primo consiglio è che un viaggio tra Delhi, il Rajastan, Mumbai, Agra e Varanasi è da pianificare con attenzione, soprattutto se si cerca di concentrare la visita in un periodo limitato. Perché questa è un’esperienza che meriterebbe mesi e mesi di soggiorno per renderla davvero completa. Tanto è desiderabile andarci, quanto è importante prepararsi prima di fare la valigia, per comprendere al meglio quel che, oltre a paesaggi meravigliosi, il paese ha da offrire.

Trovo impossibile fare un elenco di cosa vedere. Certo è che le feste locali e nazionali hanno un valore immenso, soprattutto se vissute immergendosi nel contesto. Dei luoghi, il panorama di Udaipur come la salita alla scoperta delle meraviglie celate all’interno del forte di Jaipur e in quello di Meranghar sono due "must". Ho sognato di fronte al Taj Mahal quanto sono rimasto, in silenzio, incantato di fronte alle suggestive lungo il fiume Gange. E poi i bazar, la moltitudine di persone, le feste colorate quanto i piatti della cucina… Samosa, dal baati churma, pollo tikka masala o taandori, le salse e le spezie che ti lasciano, a volte letteralmente, a bocca aperta!

L’India è davvero tutta da vivere. È necessario gustarla e assaporarla lasciandosi trasportare. Ed è a quel punto che diventa difficile distaccarsene. Comunque sia, ti rimarrà sempre dentro.

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